La SS Antincendi effettua l'attività di gestione e smaltimento a norma dei rifiuti da manutenzione, seguendo a pieno le linee guida di UMAN, Associazione dei Costruttori di Materiale Antincendio del Maggio 2011.
Che cos'è un rifiuto?
Secondo la direttiva 2008/98, viene definito «rifiuto» qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi. Quindi, l’essere elencato nella lista del catalogo Europeo dei Rifiuti non caratterizza di per sé sostanze o materiali quali rifiuti: per qualificare una sostanza, un materiale o, più in generale, un bene quale "rifiuto" è fondamentale il comportamento che il soggetto tiene, o è obbligato a tenere, o intende tenere.
Un altro aspetto fondamentale riguarda il fatto che il produttore di un rifiuto è uno dei pochi soggetti in grado di fornire informazioni riguardo importanti caratteristiche come la pericolosità, la possibilità di riutilizzo, o la presenza di specifiche sostanze nel rifiuto. In pratica, la conoscenza del processo produttivo o del ciclo di consumo che ha generato quel rifiuto è un dato imprescindibile dalla sua classificazione.
Questo concetto, che trova la sua più semplice applicazione nella raccolta separata dei rifiuti urbani, laddove è il cittadino che sulla base della semplice scelta del cassonetto, decide se avviare il rifiuto allo smaltimento o ad un processo di recupero e valorizzazione è il principio basilare attraverso il quale un potenziale pericolo per l’ambiente può essere trasformato in una risorsa.
Se quindi è evidente che un rifiuto accompagnato dalle informazioni relative al processo che lo ha generato ha molte più probabilità di trasformarsi in una risorsa rispetto ad un rifiuto di provenienza ignota, è altrettanto evidente che la perdita di tali informazioni costituisce un danno ambientale ed economico irreparabile.
L'attività di manutenzione nell'antincendio
L'attività di manutenzione nell'antincendio si può svolgere alternativamente presso:
- il laboratorio aziendale. In questo caso si configura come attività interna, e quindi come produzione di rifiuti all'interno dello stabilimento;
- il cliente. In questo caso si configura come attività esterna, cioè come produzione di rifiuti all'esterno dello stabilimento.
Dipendentemente dalle diverse casistiche possibili, il D. Lgs. 152/06 individua i seguenti soggetti come responsabili della gestione dei rifiuti prodotti:
- produttore del rifiuto: è la persona che ha prodotto rifiuti, ossia il produttore iniziale e la persona che ha effettuato operazioni di pretrattamento, miscuglio o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti;
- produttore del prodotto: è qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importa prodotti;
- detentore: è il soggetto che detiene materialmente i rifiuti, che può anche coincidere con il produttore del rifiuto;
- trasportatore: è colui che trasporta il rifiuto dal sito di produzione al sito di recupero e/o smaltimento;
- commerciante: qualsiasi impresa che agisce in qualità di committente con il fine di acquistare e successivamente rivendere i rifiuti, inclusi i commercianti che materialmente non prendono possesso del rifiuto stesso;
- intermediario: ogni impresa che dispone lo smaltimento del rifiuto per conto terzi, compresi gli intermediari che non prendono possesso materiale dei rifiuti stessi.
L'iscrizione al SISTRI
Inoltre, la SS Antincendi, per combattere l'illegalità e le azioni criminose nel mercato della gestione dei rifiuti, ha effettuato l'iscrizione al SISTRI.
Il SISTRI (Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) è un sistema centralizzato per la tracciatura dei movimenti dei rifiuti che consente di seguire, passo dopo passo, con un sistema satellitare GPS, il percorso dell'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale.