La SS Antincendi si occupa delle attività di consulenza, progettazione, installazione e manutenzione di impianti di spegnimento ad Ancona e Provincia, ed in generale in tutta la Regione Marche per Grandi Aziende, PMI ed Enti Pubblici.
Due sono le tipologie di impianti di spegnimento da noi trattate:
- impianti di spegnimento ad acqua;
- impianti di spegnimento a gas inerti.
Gli impianti di spegnimento ad acqua
Un impianto di spegnimento ad acqua viene installato allo scopo di rilevare e spegnere l'incendio nei suoi stadi iniziali, ossia di controllarne lo sviluppo consentendo il successivo spegnimento con mezzi manuali.
Esistono due tipologie di impianti di spegnimento ad acqua:
- impianti a umido, permanentemente caricati con acqua a pressione a monte e a valle della valvola di allarme. Gli impianti ad umido si adottano nei rischi in cui non vi è pericolo di congelamento o di evaporazione dell'acqua nei tubi. Gli erogatori presenti nella rete di distribuzione hanno elementi termosensibili normalmente chiusi (i cosiddetti sprinkler), questo fa si che lo sprinkler funge da rivelatore e dopo l'intervento si trasforma in erogatore.
- impianti a secco, le cui le tubazioni a valle della valvola a secco (valvola di controllo degli impianti) sono permanentemente caricate con aria in pressione, mentre il resto della rete a monte di tale valvola è riempito di acqua in pressione. Diverse sono le funzioni della valvola a secco: consentire l'afflusso e l'erogazione dell'acqua dopo l'intervento di uno o più sprinkler, fornire un segnale di allarme al momento dell'intervento dell'impianto, separare la parte acqua (a monte dell'otturatore della valvola) dalla parte aria.
Gli impianti di spegnimento a gas inerti
L'attività di consulenza, progettazione, installazione e manutenzione di impianti di spegnimento a gas inerti segue quanto previsto dalla normativa vigente, ossia la norma UNI EN 15004 e ISO 14520-1.
I gas inerti estinguono il fuoco riducendo la temperatura delle fiamme al di sotto del livello necessario per mantenere la combustione. Essi riducono la concentrazione dell’ossigeno, incrementando la capacità termica dell’aria.
I gas inerti sono stati usati come agenti estinguenti in installazioni fisse fino agli anni ottanta, fino alla successiva introduzione sul mercato dell’Halon 1301, che ne aveva drasticamente ridotto la domanda. A seguito dell’avvento di nuove leggi riguardanti la protezione della fascia di ozono, gli estinguenti naturali hanno avuto nuovamente una crescita notevole dei componenti.
Le caratteristiche principali degli impianti di spegnimento a gas inerti sono le seguenti:
- nessun impatto ambientale
- nessun danno alle persone in fase di scarica
- nessun danno ai beni protetti
- nessuna condensa
- nessuna partecipazione alla combustione
- nessuna conducibilità elettrica.
Negli impianti di spegnimento a gas inerti, il processo di estinzione si basa principalmente sui seguenti fenomeni:
- per via fisica, grazie alla diluizione dell’ossigeno, con conseguente ridotta produzione di calore o soffocamento della fiamma se la concentrazione viene portata al di sotto del valore minimo di combustione;
- per reazione chimica endotermica (con assorbimento di energia) e conseguente reazione di decomposizione dell’agente estinguente in presenza di elevato calore (fiamme) e formazione di radicali liberi che, catturando ossigeno, non lo rendono disponibile per la reazione di combustione.
Il sistema di spegnimento incendi gassoso può essere attivato sia manualmente che automaticamente, e lo spegnimento avverrà tramite il metodo della saturazione totale. Pertanto, è necessario prevedere le seguenti misure per garantire la permanenza del gas per il tempo necessario all’estinzione dell’incendio:
- chiudere eventuali serrande tagliafuoco;
- chiudere porte e finestre;
- sigillare aperture d’ingresso e di uscita dei cavi.